Casa Razzi

Casa RAZZInger – A casa di Antonio Razzi

Tre voti di differenza. Almeno due i Giuda. Non si può cambiare casacca a pochi giorni da un voto importante come quello sulla fiducia. Se pure un processo di irreversibile maturazione portasse ad allontanarsi dal partito nelle cui fila si è stati eletti – e al quale fino a tre mesi prima si giurava eterna fedeltà -, inalienabili sentimenti di coerenza, di onore, di dignità e di opportunità politica imporrebbero ugualmente di rimandare l’addio a tempi non sospetti. Soprattutto in casi come quelli di Antonio Razzi, che solo nello scorso settembre aveva denunciato il tentativo di corruzione che l’entourage di Berlusconi avrebbe esercitato nei suoi confronti, offrendogli l’estinzione del mutuo della sua casa, a Pescara, e importanti incarichi di governo.

Oggi Antonio Razzi, insieme a Domenico Scilipoti, entrambi ex-idv, come prevedibile hanno votato contro la mozione di sfiducia. Il loro voto è stato tra i 3 o i 4 determinanti che hanno consegnato l’Italia ad un destino politico diverso rispetto alle speranze di ripresa economica e culturale.

Massimiliano Di Pillo, Agenda Rossa di Pescara, e Lea Del Greco, Consigliere IDV di Pescara e Agenda Rossa a sua volta, sono andati a cercare il deputato pescarese a casa sua per conto di Byoblu.com. Soprattutto, hanno cercato la sua casa, quella che lo stesso Razzi ha designato come l’oggetto del "fallito"tentativo di corruzione dello scorso settembre.

Hanno scoperto cose interessanti. Per esempio che la casa, prima di essere acquistata da Razzi, era di proprietà della Chiesa. Il che merita un ulteriore grado di approfondimento, evocando sinistre assonanze con i prezzi di favore ai quali Propaganda Fide cedeva alla cricca e a numerosi esponenti politici le case di sua proprietà.

In Abruzzo, dopo il terremoto, non si è mai smesso di scavare.

Fonte: ByoBlu